La Setta Delle Tenebre – Un brutto film su “vampiri” poco convincenti

Ed eccoci tornati all’appuntamento con il Satrashday!

Vi sono mancata? E il nostro settimanale appuntamento con il trash?

Questa robaccia, del regista Sebastian Gutierrez, è risalente al 2007 e vede protagonista una poco convinta Lucy Liu che, per tutta la durata della pellicola, sembra chiedersi se invece di accettare il contratto per questa cavolata, non avrebbe fatto meglio a pulire il bagno.

Che peccato vedere così l’interprete della fantastica e letale O-Ren Ishii di tarantiniana memoria.

Bei tempi quelli!

Lucy Liu

Il film è un bellissimo esempio di come NON dovrebbe essere una storia di vampiri, o presunti tali dato che il termine viene suggerito molto timidamente, ma non urlato ai quattro venti, né effettivamente mostrato in maniera esplicita.Anche perché di zannette da succhiasangue non si vede neanche l’ombra, non se per una decisione di risparmiare sugli effetti speciali per poi pagare il cachet a Lucy Liu e a Carla Gugino.

Il titolo originale tra l’altro è stuprato in maniera vergognosa: di “Rise – Blood Hunter” non rimane neanche un pallido ricordo.

L’inizio è banale e si annusa quello che succederà ad un km di distanza: due adolescenti vengono invitate ad una festa esclusiva a cui può accede solo una ristretta cerchia di persone in e selezionate.

Inutile dire che finirà malissimo, per la precisione dentro un sacco per cadaveri!

Una coraggiosa giornalista indaga su quella che sembra essere una setta pericolosa che massacra impunemente giovani vittime per privarle del sangue. La polizia non sembra minimamente preoccupata che ci sia in giro una banda del genere… massì, so’ ragazzi!

L’unico che sembra effettivamente credere alla teoria della nostra Lucy Liu d’assalto è un detective, la cui figlia è proprio la ragazza ospite del frigo del medico legale che avevamo visto recarsi al baccanale con (brutta) sorpresa annessa proprio all’inizio!
Comunque Sadie (Lucy Liu) naviga in bruttissime acque e viene catturata, denudata, uccisa, violentata e buttata via con l’umido (Ed è guarita? Semicit.), ma grazie a un motivo non meglio specificato si risveglia nel suddetto obitorio.

Rise: Blood Hunter (2007)

Grazie alle porte da saloon e una sorveglianza che fa scappare da ridere, la fuga per la
neo “vampira” (copyright) è facile come bere dalle vene di un iperteso!
Insomma ora la nostra rediviva giornalista è in cerca di vendetta e grazie a una specie di guru, un vampiro (copyright) molto romanticamente cacciatore dei suoi simili, ma mah non si sa il motivo e forse (se siamo fortunati e non decidono di fare un sequel!) non lo sapremo mai, dato che non è specificato e te lo lasciano intuire (male), impara a combattere con balestra (sì una balestra!) e dei dardi adatti all’impalamento, decisa a decimare l’allegra famiglia Bishop, che l’ha spogliata, uccisa, violentata e vampirizzata. Ma Sadie, in quanto succhiasangue, deve nutrirsi e ci impiega esattamente un minuto e mezzo a superare i freni morali che le impedirebbero di uccidere un poveraccio, dopo avergli chiesto se aveva moglie, figli, sorelle e vecchie zie.

Siccome questo è uno stronzetto del college ed è pure pronto a tradire la sua fidanzata senza troppe remore, la giornalista butta alle ortiche i pipponi mentali e lo trucida con perizia, utilizzando tra l’altro un piccolo ciondolo a forma di croce donatole da un’altra vampira (la Gugino) che, non si sa perché, si era lasciata ammazzare con entusiasmo.

la-setta-tenebre-v1-162062

Dai se sei stanca dell’eternità ci sono modi più pittoreschi e poetici di una balestrata nel cuore dentro un bar, per Dio!

Insomma tutto sembra pronto per la sfida finale quando, colpone di scena (si fa per dire!) riappare la figlia del nostro detective, che si finge innocente vittima, ma come è facilmente intuibile anche da un bambino di 5 elementare, è stata trasformata e vuole fregare sia papino che Sadie.

Anche qui intenso conflitto interiore durato secondi 30: il poliziotto impiega veramente poco a rinnegare la figlia e decidere che oh è già morta e quindi può tranquillamente seppellirla in via definitiva: complimentoni per il pathos!
L’insopportabile adolescente viene terminata, Sadie ammazza il cattivone a capo della fantomatica setta (di cui, attenzione, non viene mai spiegato un beneamato piffero, a parte che sono una banda di degenerati a cui piace moltissimo fare sesso e succhiare sangue, praticamente una qualsiasi classe dirigente a caso!) e vissero tutti felici e contenti.

Soprattutto Sadie, ma per poco, perché decide che lei non ce la fa e non vuole uccidere innocenti, per cui chiede all’amico poliziotto di farla definitivamente trapassare.
Ma, o questo ha una mira quantomeno discutibile, dato che i dardi erano stai venduti come infallibili, ma vatti a fidare del “made in Taiwan”, oppure (ipotesi mooolto peggiore) il regista aveva in mente di riprendere in mano la storia, dato che Sadie si ri-risveglia nel solito obitorio che ormai le ha dato la tessera fedeltà.

Alla terza resurrezione vinci il cartonato di Goku!

E tutti rivissero felici e contenti, soprattutto Marilyn Manson che fa una comparsata assolutamente inutile (giusto per dire “Toh è Marilyn Manson!”) in questo obbrobrio.

marilyn-manson la setta delle tenebre

A oggi fortunatamente non si ha notizia di un progetto di un sequel.

Speriamo di continuare così!

Alla prossima trashata.

fede

FaithCat

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